Ieri, 24 aprile, in un supermercato particolarmente economico di Genova. Mi rivolgo a un commesso.
«Scusi, dove sono le uova?»
«Non ne abbiamo più, le abbiamo vendute tutte»
«Ah. È fine mese…»
«Sì»
Questo scarno dialogo può apparire incoerente, ma il mio interlocutore e io ci siamo intesi alla perfezione.
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Chiacchieravo con una lattaia, un giorno, negli anni ’80. «Si vede che siamo alla fine del mese – mi disse – Tutti i mesi in questi giorni vendiamo molto latte e molte uova, perché la gente ha finito i soldi. Con poche lire di latte e uova, per qualche giorno può mangiare tutta la famiglia.»
Fui particolarmente colpito da questo discorso, anche perché i clienti della latteria, che si trovava all’estremità chiusa di una strada collinare, erano persone che vivevano o lavoravano nei paraggi, in un tessuto sociale medio borghese, non particolarmente caratterizzato, perciò, da difficoltà economiche.